Selinunte PortoPalo di Menfi

Da Marinella di Selinunte a Porto Palo di Menfi con il vento degli Dei

Il vento degli Dei, chiamo così il vento che soffia qui. È talmente intenso che è il miglior vento per gli amanti del Kitesurfing, uno sport velico che consiste nel farsi trainare da un aquilone, mentre si è su una tavola da surf e che puntualmente ogni anno incontriamo su questa distesa di spiaggia incontaminata e poco affollata.

Il tratto di mare esplorato va dal Parco Archeologico di Selinunte e la spiaggia di Marinella di Selinunte fino al tratto di Porto Palo di Menfi, tra i due punti cardini troviamo incastonata perfettamente la Riserva Naturale della Foce del Fiume Belice, di cui finalmente quest’anno siamo riusciti a completarne il percorso a piedi che avevamo già iniziato tempo fa a partire dalla Solette, zona di spiaggia limitrofe a Porto Palo di Menfi.

Ma proseguiamo a piccoli passi proprio come abbiamo fatto noi, che per goderne a pieno di questo panorama e assaporarne l’essenza delle caratteristiche turistiche archeologiche e naturali lo abbiamo   percorso in più volte.

LE VIGNE

Tutta la zona che va da Castelvetrano a Menfi è battuta da distese di vigne e piantagioni di olive.

In questa zona le vigne sembrano scivolare fra le dune di sabbia fino al mare e tra le tante è qui che troviamo la vigna “NEL MARE coltivata da uno dei soci delle cantine Settesoli e sorge proprio in Contrada Belice di Mare al confine tra Menfi e Selinunte quasi a ridosso della Riserva naturale della foce del Belice.

Qui tra dune e sale si producono i vini per eccellenza, risale ai tempi ancora prima della colonizzazione greca associare la coltivazione delle vigne con quella degli ulivi.  A determinarne l’unicità e la particolarità organolettici dei vini qui prodotti sono i territori sabbiosi, suoli non molto profondi ma resi morbidi intervallati da strati ricchi di calcare e da substrati di ciottoli arrotondati, e l’aria salmastra per la presenza del mare. Troverete un elenco di cantine alla fine del racconto.

IL PARCO ARCHEOLOGICO

Come raccontato qui Menfi, vigne, sale e ventoabbiamo scoperto Porto Palo di Menfi un po' per caso un po' per fortuna dopo esserci persi fra le vigne dell’entroterra siciliano dopo aver visitato il Parco Archeologico di Selinunte che invito a visitare magari soggiornando in una delle tantissime strutture presenti sul luogo.

Il Parco Archeologico di Selinunte, esteso per 110 ettari circa, tra i fiumi Gorgo Cottone e Modione a me è familiare fin da quanto ero una ragazzina, mio padre era un cultore e appassionato di archeologia fra le tante sue passioni e ne raccontava, tutte le volte che si trovava a lavorare in queste zone, la bellezza a  le storie di queste “pietre" fra la sabbia da cui si ergevano templi. Io da piccola le chiamavo così, “pietre” e non ne comprendevo a pieno la storia e l’importanza che capii solo da adulta. Ho visitato l’area archeologica due volte, la prima tantissimi anni fa con papà quando ancora non era stato istituito, prima del 2013, ed era una zona libera dove non vi erano recinzioni e qui direttamente dai templi si poteva arrivare fino alla spiaggia dal Tempio di Apollo e l’ex porto antico di Selinunte, era il 1988 e l’unica guida era mio padre che aveva appreso storia e localizzazione dei Templi dai libri di archeologia che teneva sul comodino come se fossero una Bibbia. Tornai nello stesso luogo da adulta nel 2015 e dal forte caldo non riuscimmo a visitare l’intero parco, emozioni differenti ma un forte legame che mi ha ricondotto negli anni a tornare su quelle spiagge cercando il punto di accesso al mare ed è così che abbiamo scoperto il litorale e che continuiamo a tornarci ogni volta scoprendo nuovi punti di accessi.

LE SPIAGGE

La prima spiaggia, come ricordato sopra al link  scoperta per caso fu quella di Portopalo di Menfi, spiaggia estesa e ampia con le caratteristiche delle dune e i suoi gigli, segnata da una lunghissima pedata in legno e palme che costeggia la strada e facilita l’accesso alla spiaggia che non può essere spianata. Qui non si sono molto strutture ricettiva, un lido nella zona del porticciolo, diversi ristoranti e qualche chalet, negli anni anche qui l’uomo è avanzato e durante l’estate nascono strutture provvisorie in legno sulla spiaggia. Qui non vi sono Hotel, ma case vacanza private in affitto e qualche affittacamere che trovate su Booking. Viene preferita e sponsorizzato invece soggiornare al paese in collina, Menfi appunto e nelle varie strutture di agriturismo sparse fra le vigne, ma che non  hanno accesso diretto sul  mare, per raggiungerlo occorre l’auto. Dal porticciolo di Portopalo di Menfi si arriva, con un percorso a piedi, ad uno degli all’accessi della riserva della foce del Belice, costeggiando a piedi, forniti di scarponcini da mare, tra uno scoglio e un precipizio si arriva a un percorso che prima porta in alto, regalando il paesaggio degli Dei dove davvero si può sentire la vastità del mare e del vento che si fondono con il silenzio , poi pian piano si scende fino a arrivare a  un insieme di spiaggette appunto chiamate LE SOLETTE, siamo già all’interno della riserva dove si percepisce la totale assenza dell’uomo e il respiro della natura con la sua fauna e flora.

spiaggia portopalo

IL PONTE FERRO E LA FOCE DEL BELICE

Ci troviamo al lato opposto di Marinella di Selinunte, qui tutto in mezzo vi sono distese di dune percorsi naturali da scoprire e al centro quasi il Ponte ferro.

Il Ponte ferro della riserva dal Belice è un ponte ferroviario dismesso, su cui passava la ferrovia che collegava Castelvetrano a Porta Emplecle negli anni 60 , Selinunte era una delle fermate e il ponte attraversava proprio il fiume Belice, oggetto e motivo di escursione fra i più curiosi, noi lo abbiamo raggiunto grazie al soggiorno effettuato poco vicino al ponte precisamente al Paradise Beach, struttura datata degli anni 90 l‘unica costruita proprio dentro la Riserva tuttora in perfetta funzione e accogliente per turisti di passaggio e famiglie. La struttura ha un accesso diretto sulla spiaggia, tutte le altre strutture turistiche sorgono all’esterno della Riserva e lontano dalle spiagge del litorale naturalistico.

La struttura Paradise Beach nonostante la tua età offre appunto la possibilità di poter stare all’ interno della riserva godendo di innumerevoli percorsi, da qui si può raggiungere a piedi le Solette se avete voglia e forza per lunghe camminate, noi abbiamo scelto il percorso che costeggia il vecchio binario fino al Ponte Ferro che attraversa il Fiume Belice.

Ancora quest’anno abbiamo scelto questo litorale ma da Selinunte, fino a Marinella di Selinunte dove troviamo ben due accessi alla riserva, uno zona porto, un altro un po' più in alto dove è possibile godere una vista mozzafiato. Qui bisogna fornirsi di scarpe comode per scendere fino alla spiaggia dove troviamo un lido con il proprio ristornate La Pineta, e altra area attrezzate dei Resort fuori la riserva, da qui anche questa volta abbiamo deciso di percorrere via spiaggia il percorso fino alla Foce del Belice.  Vi lascio le foto per illustrarvi cosa abbiamo visto, posso dirvi che le sensazioni di vento e sale sulla pelle sembra portare con sé proprio l’aria degli Dei che un tempo sono approdati su questa terra con i loro popoli, che hanno arricchito le coste siciliane con i loro templi e la loro cultura che son rimasti impressi nel nostro territorio come le conchiglie dei fossili riportandoci nel passato tra Fenici Greci e Arabi.

ponte ferro belice

Tutti le voci utili per scoprire i luoghi di cui vi ho raccontato

Case vinicole:

CANTINE BARBERA

CANTINE SETTESOLI

PLANETA

STRUTTURE TURISTICE

Paradise Beach   -SELINUNTE-

Lido La Pineta     -SELINUNTE-

Ristorante la Pineta -SELINUNTE-

Ristorante la Sirenetta – PORTO PALO DI MENFI-


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